Quello che segue è il finale che avevo previsto per il mio libro "Goldrake - Il primo robot non si scorda mai" (il cui titolo avrei voluto che fosse "Goldrake - L'alba di una nuova era", poiché Goldrake rappresenta per me un importante punto simbolico di svolta e di inizio in vari ambiti socio-culturali), poi cambiato non per mia volontà in sede di revisione del libro.
Il finale che avevo scritto è stato cambiato togliendo tutti i riferimenti a Freddy Krueger e alla saga horror Nightmare, eliminando, di conseguenza, anche una foto di scena in bianco e nero del film Nightmare - Dal profondo della notte (1984, di Wes Craven), dove si vedono Freddy e Nancy Thompson faccia a faccia, simbolo della conflittualità tra adulti e giovani alla base di quel film e delle polemiche contro l'animazione giapponese.
Finale pubblicato (pag. 113) |
Lo rendo pubblico, così chiunque può confrontare i due finali: quello presente a pag. 113 del libro creato da chi ne curò la revisione, e quello che invece venne da me scritto.
La mia intenzione era di introdurre un parallelismo tra Goldrake e Nightmare, per aprire la strada ad un mio saggio sul cinema horror statunitense, che non sono ancora riuscito a realizzare, ma al quale tengo molto.
Ecco il finale originale del libro:
A distanza di tanti anni, tuttavia, ci preme sottolineare che uno degli elementi più importanti del lascito di Goldrake riguarda i mass media. Quelle polemiche (in parte anche politiche) al tempo del suo arrivo in Italia, finirono unicamente per trasformare in “mostro” un eroe dei bambini, senza realmente prestare attenzione a quello che i giovani spettatori pensavano di lui e agli scioccanti eventi che i bambini vedevano nei telegiornali durante gli anni di piombo. A nulla valgono i tentativi di Nicoletta Artom di difenderlo: per la maggioranza degli adulti "Goldrake" andava eliminato dalla Rai e così è stato. Paradossalmente negli anni ’80 si assiste anche al fenomeno inverso con la progressiva trasformazione del pedofilo assassino Freddy Krueger (protagonista di "Nightmare – Dal profondo della notte", 1984, di Wes Craven) da malvagia creatura simbolo dei peccati che gli adulti fanno ricadere sui figli, ad un innocuo buffone che racconta battute per far ridere gli spettatori (vedi la quinta e sesta delle pellicole cinematografiche a lui dedicate). La trasformazione di Krueger è dovuta agli interessi economici che la sua casa di produzione era intenzionata ad incrementare, usando il personaggio per crearne prodotti derivativi atti a trasformarlo in un fenomeno di marketing, senza preoccuparsi di tradire la vera natura di Krueger e delle reazioni di giovani e adulti a questa mutazione. Segno che è la prospettiva di un profitto a far fare realmente qualsiasi cosa alle persone, e non certo un cartone o un fumetto!
Al lettore, quindi, il compito di riflettere su ciò che "mediaticamente" accadde ad Actarus, l'eroe venuto da un altro mondo".
P.S. Colgo l'occasione per chiarire nuovamente che la mia collaborazione con Coniglio Editore e Iacobelli Editore, si è interrotta a causa di mancati pagamenti (gli ultimi che ho ricevuto risalgono a marzo 2009) e mancata ricezione dei dati di vendita dei miei libri (ultimi dati ricevuti: agosto 2010), nonostante fossero entrambe cose previste dai contratti che ho firmato.
Triste storia quella dei mancati pagamenti, che accomuna molti di noi i cui libri, pure, hanno venduto bene o benissimo.
RispondiEliminaGià, purtroppo è una circostanza molto diffusa. Mi spiace che sia accaduto anche a te.
EliminaRicordavo il finale del tuo libro, la cui chiusa era molto più classica, quasi convenzionale. Ora ritrovo il vero Alessandro. Per quale ragione il riferimento a Krueger era considerato disturbante? Sarà forse per l'allusione al profitto e alla trasformazione degli eroi in vacche da mungere, che ha punzecchiato la cattiva coscienza di Coniglio (e mai nome fu più appropriato)?
RispondiEliminaNaturalmente la prospettiva dell'uscita di un tuo saggio sull'horror americano sarebbe un evento per noi "montosofili". Non posso che augurarti di trovare sul tuo cammino un editore serio - e ne esistono ancora, nonostante tutto. Nel frattempo, ti siamo grati di questa preziosa testimonianza sulle trappole di certa editoria, contro cui non possiamo che fare fronte comune (denunciare, divulgare, dire no).
Purtroppo anch'io non ho mai ben capito il perché di questo cambiamento nel finale del libro. Chissà perché l'hanno fatto...
EliminaComunque ti ringrazio per la fiducia e il sostegno nei miei confronti. Spero anch'io di riuscire a completarlo e pubblicarlo quel saggio sull'horror americano, prima o poi. Nel frattempo mi impegno qui con il blog, incrociamo le dita per il futuro!