Pagine

venerdì 20 novembre 2020

Quentin Tarantino e l'elenco completo dei suoi film western italiani preferiti



Nel nostro paese è noto il profondo affetto per i film western italiani (i cosiddetti "spaghetti western") da parte di Quentin Tarantino, da lui più volte omaggiati, citati e rielaborati nel corso della sua carriera cinematografica. Attingendo al fondamentale sito web in lingua inglese The Spaghetti Western Database (acronimo: SWDB), si divulga la lista dei 20 western italiani prediletti da Tarantino, reperibile in questa pagina, trattando anche gli altri western italiani citati da Tarantino in quella circostanza, complementari ai 20 titoli della sua personale graduatoria.

martedì 3 novembre 2020

Go Nagai racconta le origini di Mazinga Z e del Grande Mazinga



Sulle origini di alcuni dei più celebri personaggi robotici ideati dal fumettista giapponese Go Nagai, si è scritto e parlato tanto dal 1978 a oggi in Italia. Per chiarire definitivamente molti aspetti, si presentano alcune pagine a fumetti realizzate dallo stesso Nagai, dove è direttamente lui a raccontare le origini produttive e artistiche di alcune delle sue opere robotiche più importanti, come Mazinga Z (nome originale: "Majinga Zetto"; nome internazionale: "Mazinger Z") e Il Grande Mazinga ("Gureto Majinga" in Giappone; nome internazionale: "Great Mazinger"). Si tratta, inoltre, di un modo per celebrare il quarantesimo anniversario dell'esordio in Italia della serie animata Mazinga Z, trasmessa da Raiuno (Rete 1) all'interno del programma contenitore "3, 2, 1... contatto!" (condotto, tra gli altri, da Paolo Bonolis), a partire dal 21 gennaio 1980.

martedì 29 settembre 2020

Graffiti d'Argento - Omaggio a Dario Argento, coi suoi ricordi di Sergio Leone, Federico Fellini, Mario Bava, Lucio Fulci, Stephen King, Andy Warhol, del fumetto "Il Corvo" e di "Ai confini della realtà"

 


In occasione dell'ottantesimo compleanno di Dario Argento (nato il 7 settembre 1940), gli si rende omaggio attraverso una raccolta di sue dichiarazioni che spaziano dai suoi ricordi di altri registi italiani come Sergio Leone, Mario Bava, Lucio Fulci, Federico Fellini, per poi parlare di Stephen King, della proposta che ricevette per realizzare l'adattamento cinematografico del fumetto Il Corvo di James O'Barr, dei suoi ricordi della serie tv Ai confini della realtà (1959-1964, titolo originale: "The Twilight Zone") ideata dallo sceneggiatore Rod Serling, del suo legame con il cinema di Andy Warhol, e infine del rapporto con suo padre, Salvatore Argento. Una raccolta di dichiarazioni del regista Dario Argento che proviene dal prezioso libro-intervista Nuovo Cinema Inferno - L'opera di Dario Argento di Daniele Costantini e Francesco Dal Bosco, edito da Pratiche Editrice nel 1997.

sabato 12 settembre 2020

Venezia, 1973 - Il film "Heavy Traffic" di Ralph Bakshi e le "Giornate del Cinema Italiano" che sostituirono la Mostra



La storia della Mostra del Cinema di Venezia è ricca di spunti interessanti, curiosi e imprevedibili, spesso sconosciuti o andati dimenticati col passare del tempo. In questo caso si è scelto di rivolgere l'attenzione agli eventi del 1973, quando la competizione tra i film presentati a Venezia fu abolita, il Leone d'Oro non fu assegnato, la Mostra fu sostituita dalle "Giornate del Cinema Italiano", e nell'elenco dei film proiettati durante la manifestazione veneziana ci fu la presenza di un film a tecnica mista (mix di riprese dal vivo con attori e sequenze realizzate interamente o parzialmente attraverso il disegno animato) intitolato Heavy Traffic (1973, inedito in Italia; il trailer si trova a questo link), diretto da Ralph Bakshi, il regista allora noto in Italia principalmente per il lungometraggio d'animazione per adulti Fritz il gatto (1972), al quale nel 1978 si aggiunse la sua opera più celebre nel nostro paese, Il Signore degli Anelli. A Bakshi e al suo film per adulti Heavy Traffic il compito di servire da spunto per raccontare cosa accadde a Venezia nel 1973.

lunedì 20 luglio 2020

La scrittura nel "cinema di genere" italiano: Intervista allo sceneggiatore Ernesto Gastaldi, parlando di gialli, Mario Bava, Sergio Leone, Quentin Tarantino e del concetto di "Autore"



All'interno della Mostra del Cinema di Venezia nel 2004, si tenne la retrospettiva "Storia segreta del cinema italiano - Italian Kings of the B's", dedicata al cinema di genere italiano, patrocinata dai registi Joe Dante e Quentin Tarantino, il quale, durante la seconda conferenza stampa legata a quella rassegna, citò Ernesto Gastaldi come suo sceneggiatore preferito di film gialli, come risulta da questo segmento della conferenza stampa che ho pubblicato su YouTube e che ha permesso a Gastaldi di venire a conoscenza delle parole di Tarantino, per poi essere intervistato da Francesco Gatti per Rai News 24.Da questo presupposto, unito alla ricorrenza del quarantesimo anniversario della scomparsa del regista Mario Bava (1914-1980) e al recente addio a Ennio Morricone, si presenta un'intervista a Ernesto Gastaldi - Autore di oltre 100 sceneggiature cinematografiche -, per parlare del suo legame con il genere giallo, di alcuni tra i più noti film da lui scritti, e di registi come Sergio Leone, Tonino Valerii, Aldo Florio, Antonio Margheriti, Sergio Martino e Umberto Lenzi.

giovedì 14 maggio 2020

Il documentario statunitense "We Heard the Bells: The Influenza of 1918" (2010) sulla pandemia della "spagnola"



Durante l'emergenza legata alla pandemia del Covid-19 (Sars-CoV-2, o più comunemente noto come "coronavirus"), dal passato è riaffiorato il ricordo della cosiddetta "influenza spagnola" (nota a livello internazionale come "Spanish flu" o "1918 Flu Pandemic"), la pandemia diffusasi a livello mondiale all'incirca tra il 1918 e il 1919. Alla rievocazione di quanto accadde negli USA durante l'influenza spagnola, è dedicato il documentario statunitense We Heard the Bells: The Influenza of 1918 (traducibile come "Noi ascoltammo il suono delle campane: L'Influenza del 1918", prodotto nel 2010, durata circa 57 minuti), diretto da Lisa Laden e purtroppo attualmente inedito in Italia, sebbene sia consultabile gratuitamente e legalmente all'interno di archive.org.

martedì 31 marzo 2020

"Hiroshima, quel giorno" (1975) - Reportage Rai sulle conseguenze della bomba atomica



Si fornisce un resoconto del reportage giornalistico televisivo Hiroshima, quel giorno, curato da Francesco De Feo, trasmesso originalmente da Raiuno (all'epoca chiamato "Programma Nazionale") in due parti nel 1975, andate in onda entrambe di sabato, rispettivamente il 2 agosto (titolo della prima puntata: "Hiroshima, quel giorno") e il 9 agosto (titolo della seconda puntata: "Hiroshima, il giorno dopo"), in occasione del trentesimo anniversario del bombardamento atomico di Hiroshima (avvenuto il 6 agosto 1945) e Nagasaki (9 agosto 1945). Dall'analisi del reportage emergono importanti elementi poco noti all'opinione pubblica italiana, grazie alla presenza di interviste dal grande valore storico.

giovedì 27 febbraio 2020

"And the Band Played On" (1993) - Il film di Roger Spottiswoode ispirato al libro di Randy Shilts sull'epidemia di AIDS



Tra i molti film drammatici sul tema delle epidemie, merita una particolare attenzione il lungometraggio statunitense di produzione televisiva And the Band Played On ("E la banda continua a suonare", 1993, durata 141 minuti) di Roger Spottiswoode, trasmesso per la prima volta in Italia da Raitre con il titolo "Il grande gelo" il 2 settembre 1994 e distribuito nel 1996 in vhs da Mi Group col titolo alternativo "Guerra al virus", entrambi titoli purtroppo inadeguati per questa importante opera basata sul saggio giornalistico statunitense And the Band Played On: Politics, People, and the AIDS Epidemic (1987) di Randy Shilts (1951-1994, giornalista omosessuale dichiarato fin dall'età di 20 anni), un libro rimasto inedito in Italia, nonostante la sua rilevanza storica nel ricostruire e raccontare la diffusione dell'AIDS a livello internazionale negli anni '80 e le conseguenti reazioni politiche, sociali, mediatiche e scientifiche all'epidemia.