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domenica 29 maggio 2022
giovedì 12 maggio 2022
Christiane F. - La "génération perdue" du Bahnhof Zoo: Entretien avec la réalisateur Claire Laborey
Interview avec Claire Laborey, scénariste et réalisateur du documentaire Moi, Christiane F., 13 ans, droguée, prostituée... - Une génération perdue (2021, aka "Wir Kinder vom Bahnhof Zoo - Lost Generation", "Christiane F. - Una generazione tossica", "Zoo Station: The Story of Christiane F."), produit par ARTE France et Squawk.
Christiane F. - La "generazione perduta" dello Zoo di Berlino: Intervista con la regista Claire Laborey
Intervista con Claire Laborey, sceneggiatrice e regista del documentario Christiane F. - Una generazione tossica (2021, titolo originale francese: "Moi, Christiane F., 13 ans, droguée, prostituée... - Une génération perdue", aka "Wir Kinder vom Bahnhof Zoo - Lost Generation", "Zoo Station: The Story of Christiane F."), prodotto da ARTE France e Squawk.
Christiane F. e Toni Morrison - Dai documentari di Claire Laborey, la forza dei libri nel raccontare in profondità popoli e società
"Un volto tormenta la Germania Ovest alla fine degli anni '70. Uno sguardo allerta un intero Paese: la sua gioventù è alla deriva. Christiane F. vive a Berlino Ovest, al tempo circondata dal muro. Ha 13 anni, si droga e si prostituisce per pagarsi le dosi di eroina. (...) L'onda d'urto è immediata. I tossicomani non saranno mai più visti nello stesso modo".
È questo il coinvolgente incipit del documentario Christiane F. - Una generazione tossica (2021, titolo originale francese: "Moi, Christiane F., 13 ans, droguée, prostituée... - Une génération perdue"), scritto e diretto da Claire Laborey, in precedenza già autrice di Toni Morrison e i fantasmi dell'America (2020, aka "Toni Morrison: scrittrice attivista", trasmesso in Italia da Sky Arte, reperibile anche su Now Tv a questo link), due documentari che, per via del loro approccio antropologico, offrono allo spettatore uno sguardo in profondità sulla società tedesca della fine degli anni '70 e su quella statunitense, quest'ultima raccontata dal punto di vista della comunità afroamericana, scesa in strada, insieme ad altre persone, per protestare contro la morte di George Floyd nel 2020.