In occasione del ventennale dell'epocale prima edizione in home video del primo lungometraggio disneyano, Biancaneve e i sette nani (1937) di David Hand, è importante ricordare come esso fu spesso fonte di critiche nel corso dei decenni perché colpevole di contenere scene ritenute troppo spaventose e inadatte ai bambini, un'accusa che venne rivolta da un gruppo di genitori statunitensi persino alla fiaba dei fratelli Grimm su cui il film è basato. Gli elementi macabri, gotici e spaventosi presenti nella pellicola, erano infatti coerenti con la tradizione europea della fiaba, venendo pubblicamente elogiati da un illustre ammiratore del film, Federico Fellini.