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venerdì 8 novembre 2019
"Belladonna" (1973) di Eiichi Yamamoto in Italia: l'uscita del film nel 1975, le reazioni della critica, la colonna sonora e il suo cammino nel nostro paese
Prosegue l'approfondimento sul film d'animazione giapponese Belladonna (1973, titolo originale: "Kanashimi no Belladonna", titolo internazionale: "Belladonna of Sadness") di Eiichi Yamamoto, rivolgendo l'attenzione all'accoglienza che la critica cinematografica italiana ha riservato al film dal momento del suo esordio nelle sale cinematografiche d'essai del nostro paese avvenuto nel marzo 1975 (l'anno del "Massacro del Circeo"), ai giorni nostri.
domenica 14 aprile 2019
1972 - Quando il programma "Spazio" mostrò le scene tagliate del film "La volpe con nove code"
Prosegue l'approfondimento dedicato al raro film d'animazione giapponese La volpe con nove code (1968, titolo originale: "Sessho Seki: Kyubi no Kitsune to Tobimaru") di Shinichi Yagi, in Italia arrivato direttamente in televisione nel 1972, per poi purtroppo essere dimenticato, una sorte simile a quella avuta in madrepatria, dove è attualmente semisconosciuto. Nel nostro paese il film fu anche oggetto di un dibattito televisivo nel 1972, successivamente alla sua messa in onda, all'interno di una puntata del programma Spazio - Il settimanale dei più giovani, nella quale furono mostrate alcune scene del film che furono tagliate per ragioni di censura prima della sua trasmissione televisiva.
martedì 24 luglio 2018
Dall'Iraq all'Irlanda: Ufo Robot Goldrake e l'artista visivo Bassam Al-Sabah
In Irlanda, dal 15 marzo al 3 giugno 2018 si è tenuta al The LAB Gallery (Dublin City Arts Office) di Dublino la mostra intitolata Illusions of Love Dyed by Sunset ("Illusioni d'amore tinte dal tramonto") dell'artista visivo iracheno Bassam Al-Sabah (24 anni), al cui interno era rappresentata anche la passione di Bassam per serie animate giapponesi come Ufo Robot Grendizer Raids (1975-1977, nota in Francia come "Goldorak" e in Italia come "Atlas Ufo Robot", "Ufo Robot Goldrake", o più semplicemente "Goldrake"), la quale è molto popolare nei paesi arabi con il titolo "Grendizer", come già raccontato in questo articolo del blog, e in occasione dell'intervista al gruppo di artisti libanesi ASHEKMAN, la cui edizione inglese è stata inserita come fonte bibliografica all'interno del testo di presentazione della mostra di Bassam sul sito del LAB Gallery.
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lunedì 23 luglio 2018
From Iraq to Ireland: Ufo Robot Grendizer and visual artist Bassam Al-Sabah
In Ireland, from 15th March to 3rd June 2018, at The LAB Gallery (Dublin City Arts Office) in Dublin, there was the art exhibition Illusions of Love Dyed by Sunset by Iraqi visual artist Bassam Al-Sabah (24 years old). This art exhibition has influenced by Japanese animation series like Ufo Robot Grendizer Raids (1975-1977; it was called "Goldorak" in France and "Atlas Ufo Robot", "Ufo Robot Goldrake", or simply "Goldrake" in Italy), that it is very popular in Arabic countries with the title "Grendizer". About Grendizer popularity in Middle-East countries, I published an Italian article and an English interview with Lebanese street artists ASHEKMAN. This interview was one of the bibliography references of introduction article of Bassam exhibition on LAB Gallery website.
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giovedì 26 aprile 2018
Akira - L'impatto e gli effetti del film di Katsuhiro Otomo in Gran Bretagna (United Kingdom)
Dopo aver parlato dell'arrivo in Italia nel 1992 del film d'animazione Akira (1988) di Katsuhiro Otomo e della sua messa in onda televisiva notturna all'interno del programma Fuori Orario - Cose (mai) viste di Raitre, si presenta un approfondimento sull'impatto avuto dal lungometraggio sul pubblico della Gran Bretagna, cogliendo l'occasione per raccontare, attraverso le parole di Helen McCarthy, le vicissitudini dell'animazione giapponese sulle tv britanniche.
sabato 25 febbraio 2017
Goshu, il violoncellista di Kenji Miyazawa e Isao Takahata
All'interno della filmografia del regista Isao Takahata, si trova un film spesso poco considerato, Goshu il violoncellista ("Sero Hiki no Goshu", titolo internazionale: "Gauche the cellist", 1982), che in realtà offre vari spunti di interesse: il ruolo di svolta che incarna all'interno della carriera del suo regista; la possibilità di far conoscere lo scrittore e poeta nipponico Kenji Miyazawa (1896-1933) autore del racconto su cui è basato il film; la dimostrazione del talento pittorico di Mukuo Takamura (1938-1992), disegnatore dei fondali (in particolare raffiguranti dei tramonti) presenti in tante opere animate popolari in Italia, ma il cui nome è pressoché sconosciuto nel nostro paese.
domenica 29 maggio 2016
History of Robot Anime (2013) - Il dossier governativo nipponico sull'animazione robotica
Come descritto in questo articolo inglese del quotidiano nipponico Japan Times, nel 2013 il Governo giapponese attraverso la Japan's Agency for Cultural Affairs e la Mori Building ha pubblicato un approfondito dossier di 90 pagine, intitolato "Japanese Animation Guide: The History of Robot Anime", sulle opere animate dedicate ai robot (in particolare quelli "giganti"), in quanto ritenute un simbolo del fascino culturale che il paese del Sol Levante esercita sulle popolazioni di altri paesi, un importante elemento del proprio settore economico (solo per quello che riguarda il merchandising della saga di Gundam, nel 2014, si è stimato un giro d'affari di decine di milioni di dollari), e un filone fantascientifico caratteristico della cultura giapponese.
domenica 24 aprile 2016
Go Nagai: Devilman, Shutendoji e il folklore giapponese
All'interno della vasta produzione fumettistica di Go Nagai (pseudonimo di Kiyoshi Nagai), sono ancora numerose le opere e i relativi aspetti poco o per nulla approfonditi nel nostro paese. Si coglie dunque l'occasione per focalizzare l'attenzione sulle opere horror e fantasy dell'autore nipponico, principalmente ricordato in Italia per le serie animate - in particolare robotiche - prodotte dalla Toei Animation negli anni '70. Tuttavia, come si avrà modo di vedere in questo articolo, anche tra quelle serie animate ci sono opere basate su personaggi di Nagai ancora semi-sconosciute e sottovalutate, come Dororon Enma-Kun (1973-1974, inedita), prodotta in 25 puntate e incentrata sugli Yokai, creature appartenenti al folklore nipponico, a lungo studiato e approfondito da Nagai.
lunedì 9 novembre 2015
Gli eroi di cartone (1970-1971) di Luciano Pinelli e Lucio Dalla: i Peanuts, Mr. Magoo, Asterix e tanti altri
Tra i programmi televisivi che più hanno contribuito a far conoscere l'arte dell'animazione e del fumetto in Italia, merita una particolare attenzione Gli eroi di cartone, ideato da Luciano Pinelli, condotto da Lucio Dalla e trasmesso dalla Rai nei primi anni '70. Per contrastare la mancanza di informazioni su Gli eroi di Cartone e in particolare sulla gestione di Pinelli e Nicola "Nico" Garrone (padre del regista Matteo Garrone) di questo programma (alla quale fece seguito quella curata da Nicoletta Artom e Sergio Trinchero), vi si dedica un doveroso approfondimento, fornendo informazioni supplementari a quanto già scritto su di esso in questo blog.
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giovedì 21 maggio 2015
1973: Il dossier sui manga della rivista "Sgt. Kirk"
In seguito all'esordio di Linus avvenuto nel 1965, nacquero nel nostro paese anche altre riviste dedicate al fumetto internazionale. Tra di esse merita di essere ricordata la meno nota e meno fortunata Sgt. Kirk - pubblicata con periodicità variabile tra il 1967 e il 1979 dal genovese Ivaldi Editore, per un totale di 61 numeri, a cui va aggiunto il commemorativo n. 62 edito nel 1996 -, rivista che al suo interno ospitò interessanti articoli e approfondimenti sul vasto mondo del fumetto (alcuni dei quali firmati da Sergio Trinchero, da molti ricordato per il suo sodalizio televisivo con Nicoletta Artom) e del cinema, trattato senza alcun snobismo, tanto che vi apparve perfino un positivo articolo sul film fanta-erotico Flesh Gordon (1974) di Howard Ziehm e Michael Benveniste, parodia del celebre fumetto Flash Gordon ideato da Alex Raymond. Tra i tanti pregi di Sgt. Kirk va ricordata la pubblicazione, nel n. 33 del 1973 (luglio/settembre), di un interessante articolo sul fumetto in Giappone, nel quale, oltre a riproporre parte di quanto già scritto sui manga nel volume I Primi Eroi (edito da Garzanti nel 1962 e nel 1965), vengono aggiunte nuove informazioni e profetiche considerazioni.
venerdì 14 novembre 2014
Heidi (1974) - I 40 anni della serie animata di Isao Takahata
In occasione del quarantesimo anniversario della serie tv Heidi ("Alps no shojo Heidi", lett. "Heidi la ragazzina delle Alpi", 1974, 52 puntate) diretta da Isao Takahata e trasmessa in Italia a partire dal 7 febbraio 1978 sulla Rete 1 (Raiuno), un approfondimento per conoscerne meglio l'origine, le modalità con cui venne prodotta, il suo character designer Yoichi Kotabe, e l'importanza che essa ebbe per la carriera del suo regista, segnando una svolta all'interno del mondo dell'animazione nipponica.
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lunedì 4 agosto 2014
La sconfitta al botteghino, la svolta e il destino dello Studio Ghibli
Nelle ultime ore è circolata attraverso il web la notizia della chiusura dello Studio Ghibli in Giappone, ma in realtà la situazione non è proprio così e lo Studio continuerà ad esistere, dovendo però rinunciare (per ora) alla produzione di nuovi film d'animazione e soprattutto ad avere dei lavoratori assunti con contratti di lungo periodo e con uno stipendio fisso, puntando solo su di un ristretto numero di free-lance/precari.
domenica 27 luglio 2014
Lady Oscar, il film di Jacques Demy e... Lucio Fulci!!
A volte le vie del cinema sono imprevedibili e tortuose, ma comunque ricche di spunti interessanti. È questo il caso di Catriona MacColl, l'attrice inglese (nota per la sua partecipazione ad alcuni horror di Lucio Fulci) che interpretò Oscar François de Jarjayes nel film Lady Oscar (1979) di Jacques Demy, basato sul manga Le rose di Versailles ("Berusaiyu no Bara", 1972/1973, titolo internazionale "The Rose of Versailles") di Riyoko Ikeda, da cui poi venne tratta la serie animata (1979/1980) a cui si deve il successo del personaggio in Europa.
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martedì 8 luglio 2014
Isao Takahata, Toulouse-Lautrec e Émile Cohl, il pioniere del cinema d'animazione
Tra le tante persone che hanno fatto la storia del cinema d'animazione internazionale e che purtroppo, col passare del tempo, sono andate dimenticate o non hanno mai ottenuto la dovuta attenzione, vi è senza dubbio Émile Cohl (pseudonimo di Émile Courtet, 1857-1938), considerato il creatore del cinema a disegni animati. A Cohl è dedicato un accurato volume francese dal titolo Émile Cohl - L'inventeur du dessin animé (pubblicato da Omniscience nel 2008, inedito in Italia), realizzato da Pierre Courtet-Cohl (1932-2008, nipote di Émile, purtroppo scomparso poco prima che avvenisse la pubblicazione del libro) e da Bernard Génin, che può vantare una prestigiosa prefazione scritta dal regista giapponese Isao Takahata, noto per il suo sodalizio artistico e produttivo con Hayao Miyazaki, nonché direttore di serie tv come Heidi (1974) e Anna dai capelli rossi (1979), ma anche di importanti film d'animazione come Hols il principe del sole (1968, aka "La grande avventura del piccolo principe Valiant") e Una tomba per le lucciole (1988).
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martedì 20 maggio 2014
L'animazione giapponese in un libro italiano del 1960
"Il Giappone, vivaio di raffinatissimi artisti come Hokusai (...), di pittori frenetici di movimento, non poteva non essere sedotto dal Disegno Animato. Il temperamento minuzioso, osservatore, sereno dei disegnatori nipponici racchiudeva in sé già gli elementi fondamentali per dar vita ad ottimi cartoonists". Così ha inizio il primo accertato approfondimento italiano sull'animazione giapponese, contenuto in Storia del cartone animato (Omnia Editore, 1960) di Enrico Gianeri (1900-1984) che lo firma con lo pseudonimo di Gec. Questo libro rappresenta il primo caso italiano di studio della storia del cinema d'animazione internazionale, dalle origini alle informazioni più recenti disponibili nel periodo in cui venne pubblicato. In esso trova appunto spazio anche l'animazione giapponese, trattata molto positivamente da Gianeri, il quale, sempre all'interno di questo volume, effettua un'importante precisazione sul diverso modo di intendere l'animazione in USA e in Europa, dal quale emerge chiaramente come l'evoluzione del disegno animato in Giappone sia maggiormente compatibile con la concezione dell'animazione in Europa.
venerdì 25 aprile 2014
Michael Ende e l'origine italiana de "La Storia Infinita"
Nel 2014 ricorre il trentesimo anniversario del film La Storia Infinita di Wolfgang Petersen (uscì in Germania Ovest il 6 aprile 1984 e in Italia dal 6 dicembre dello stesso anno), uno dei lungometraggi più amati e ricordati degli anni '80. Come già ampiamente trattato in questo articolo del blog, quel film era basato sul romanzo del tedesco Michael Ende (1929-1995), ma, sebbene fonte di un film così popolare, l'origine di quell'opera letteraria è ancora poco nota al grande pubblico italiano, che in larga parte ignora come essa sia stata scritta da Ende proprio in Italia, nel periodo in cui risiedeva a Genzano, nei pressi di Roma.
venerdì 28 marzo 2014
L'esordio dei manga in Italia - "I Primi Eroi" (Garzanti, 1962 e 1965)
Poco noto, sottovalutato e difficile da reperire, I Primi Eroi - edito da Garzanti nel 1962 e rieditato nel 1965 - è un volume che possiede caratteristiche molto importanti per l'Italia e per l'Europa, in quanto, tra i suoi molteplici spunti di interesse (come il ripetuto confronto tra cinema e fumetto, per sottolinearne le similitudini e le qualità), esso rappresenta il primo caso di pubblicazione italiana (e probabilmente anche europea ed occidentale) contenente un fumetto nipponico stampato in edizione non ribaltata, avente per protagonista un personaggio cruciale per il fumetto e per l'animazione giapponese, il quale rappresenta in modo emblematico anche i complessi legami culturali esistenti tra il Giappone e la Cina. Si tratta dello scimmiotto guerriero Son Goku, celebre fonte di ispirazione di Akira Toriyama per Dragon Ball.
sabato 8 marzo 2014
Aprile 1978 - Il primo importante dossier italiano sull'animazione giapponese (prima parte)
Dietro all'insospettabile copertina del n. 17 (aprile 1978) del settimanale Radiocorriere TV (consultabile nell'archivio on-line della rivista), si nasconde il primo importante approfondimento sull'animazione giapponese ad essere stato pubblicato in una rivista italiana, nel periodo in cui era in corso la messa in onda delle prime puntate di Atlas Ufo Robot (aka Ufo Robot Goldrake). In esso, oltre ad alcuni errori dovuti ai pionieristici tempi in cui venne scritto, trovano spazio anche riferimenti alla cultura nipponica e ad imprevedibili serie animate giapponesi, ricorrendo all'uso di un termine entrato nel linguaggio comune, in Italia, solo a partire dagli anni '90: manga!
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mercoledì 26 febbraio 2014
Nicoletta Artom, la cinefila che rivoluzionò la tv dei ragazzi negli anni '70
Sebbene il suo nome possa suonare sconosciuto a tante persone e la sua attività professionale sia avvolta da una fitta nube di mistero, Nicoletta Artom (1941-2018) è la figura di maggiore importanza per ciò che concerne la tv dei ragazzi in Italia, della quale si è lungamente occupata riscuotendo un notevole successo di pubblico e di critica internazionale nel corso degli anni '70, culminato con la sua decisione di trasmettere in Rai la serie animata Atlas Ufo Robot (oggi meglio nota come Ufo Robot Goldrake), dando il via allo sbarco dell'animazione giapponese nel nostro paese. Grazie agli archivi storici on-line di quotidiani e settimanali, è giunto finalmente il momento di conoscere meglio questa donna così importante per il nostro paese.
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