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venerdì 1 agosto 2025

Bologna, 2 agosto 1980: Strage alla Stazione - Il racconto del giornalista Enzo Aprea



Tra le tante storie che ruotano intorno alla strage avvenuta il 2 agosto 1980 alla Stazione ferroviaria centrale di Bologna, ce n'è una che col tempo è andata dimenticata, sebbene riguardi un giornalista televisivo che quel giorno estivo era proprio lì a Bologna e che  raccontò in televisione, per conto del Tg2 della Rai, ciò che avvenne in quelle drammatiche ore, dopo l'esplosione della bomba in stazione. Il suo nome è Enzo Aprea (1932-1991) e i suoi ricordi di quella giornata li ha raccontati personalmente in un capitolo del suo libro Il mestieraccio - Cronista per amore (Carlo Mancosu Editore), pubblicato nello stesso anno della sua morte, il 1991.

lunedì 6 gennaio 2025

Ufo Robot Grendizer Raids - Il titolo internazionale della serie tv anni '70 di Goldrake e il suo legame con i film di montaggio usciti in Italia

 

In occasione del debutto della serie Grendizer U su Raidue (il 6 gennaio 2025, in prima serata, con il titolo "Goldrake U") e in ricordo del devastante terremoto che il primo gennaio 2024 ha colpito Wajima - la città natale nipponica del fumettista Go Nagai -, si fornisce un approfondimento sul titolo originale inglese della serie UFO Robot Grendizer (1975-1977), nota in Italia come "Atlas Ufo Robot", "Ufo Robot Goldrake" o, più semplicemente, "Goldrake".

Il vero titolo internazionale inglese di questa serie, sconosciuto solo in apparenza nel nostro paese, è infatti "UFO ROBOT GRENDIZER RAIDS"; un titolo che, incredibilmente, è legato ai tre film di montaggio realizzati con le puntate della serie distribuiti nei Cinema italiani tra il 1978 e il 1980, per poi approdare successivamente e ripetutamente sugli schermi delle tv private del nostro paese.

lunedì 5 giugno 2023

"La volpe con nove code" - La traduzione inglese dei titoli di testa del film nell'edizione USA ("The Fox With Nine Tails")

 


Prosegue l'approfondimento dedicato al film La volpe con nove code (1968, titolo originale: 九尾の狐と飛丸, titolo internazionale inglese: "The Fox With Nine Tails") di Shinichi Yagi, rivolgendo l'attenzione alle informazioni ricavabili dai titoli di testa della pellicola nell'edizione in lingua originale giapponese sottotitolata in inglese conservata presso il Berkeley Art Museum and Pacific Film Archive (BAMPFA) dell'Università della California (USA).

sabato 20 maggio 2023

"La volpe con nove code" (1968) di Shinichi Yagi - Il ritorno del "film fantasma" del Cinema d'animazione giapponese



Dai tempi della sua prima e forse unica trasmissione televisiva italiana in bianco e nero avvenuta nel febbraio 1972, il film d'animazione giapponese La volpe con nove code (1968, titolo originale: 九尾の狐と飛丸, titolo internazionale inglese: "The Fox With Nine Tails") di Shinichi Yagi è rimasto impresso nella mente dei suoi spettatori per via di quel suo triste e drammatico finale, ambientato in una notte di neve, quando Tobimaru, il protagonista maschile, è alla ricerca di Tamamo, la donna attorno alla quale ruota tutto il film.

Oggi, a distanza di oltre 50 anni, è finalmente giunto il momento di riportare alla luce questo film, per farlo conoscere, in modo da iniziare a dargli quel giusto riconoscimento di grande rilevanza culturale che attende di poter ricevere dal momento della sua tormentata produzione e limitata distribuzione cinematografica in Giappone, dove col tempo si è guadagnato l'appellativo di "film fantasma".

domenica 20 giugno 2021

Vermicino - Il dramma con cui Go Nagai seppe dell'arrivo dei suoi personaggi in Italia


A quarant'anni dalla tragica vicenda di Vermicino (frazione del comune di Frascati), avvenuta dal 10 al 13 giugno 1981, in seguito alla caduta in un pozzo artesiano di un bambino di 6 anni - Alfredo Rampi, detto "Alfredino" -, morto per via del fallimento dei vari tentativi di salvarlo, sotto gli occhi di milioni di italiani che seguirono quell'evento nel corso di un'estenuante e controversa diretta televisiva della Rai, si coglie l'occasione per spiegare che fu a causa di quella circostanza che il fumettista giapponese Go Nagai - secondo quanto riportato in una sua intervista italiana risalente al 2013 -, venne per la prima volta a conoscenza dell'arrivo in Italia delle serie animate con protagonisti i suoi personaggi (Atlas Ufo Robot - Goldrake, Il Grande Mazinga, Jeeg Robot d'Acciaio, Mazinga Z, ecc..).
Si coglie, inoltre, l'occasione per parlare di due vicende accadute negli USA con vari punti in comune con quella di Vermicino: si tratta dei casi di Floyd Collins (1925) e di Kathy Fiscus (1949), due delle principali fonti di ispirazione per il film L'asso nella manica (1951, titolo originale: "Ace in the Hole") di Billy Wilder.


giovedì 6 maggio 2021

La posta in gioco: il film "The War Game" di Peter Watkins alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1966



Tra i film dedicati alle conseguenze di un bombardamento atomico, vi è la produzione "fantascientifica" per la televisione britannica The War Game (1966, durata: circa 46 minuti; noto in Italia con i titoli "La posta in gioco", "War Time - Tempo di guerra", "Il gioco della guerra") di Peter Watkins, creata su richiesta della BBC basandosi su documenti storici relativi alla seconda guerra mondiale (in particolare facendo riferimento a fonti riguardanti i bombardamenti di Dresda, Darmstadt, Amburgo, Hiroshima e Nagasaki), ai quali si aggiungono delle ricerche sui test nucleari svoltisi nel deserto del Nevada nel 1954 all'interno della zona denominata "Nevada Test Site", e la consulenza di un apposito Comitato composto da 3 membri della Protezione Civile (Civil Defence), 2 strateghi militari, un medico, un biofisico e uno psichiatra. La presenza di quest'ultima figura scientifica è particolarmente rilevante, poiché in The War Game si presta molta attenzione alle conseguenze psicologiche traumatiche sulle persone (adulti, bambini, medici, infermieri, militari, ecc...), provocate dallo "stato di emergenza sociale" dovuto a un ipotetico bombardamento nucleare, fornendo così degli spunti utili a riflettere sul nostro presente.

mercoledì 24 febbraio 2021

Devilman: la sua creazione raccontata da Go Nagai, e il suo arrivo in Italia



A quanto già scritto in questo articolo su Go Nagai e il suo manga Devilman (pubblicato in Giappone tra il 1972 e il 1973, sulla rivista settimanale Weekly Shonen Magazine della Kodansha), si aggiungono ulteriori informazioni sull'origine del fumetto e dei primi adattamenti animati basati su di esso. Particolarità di queste informazioni è che, come nel caso delle origini dei robot Mazinga Z e Grande Mazinga, sono raccontate, attraverso delle tavole a fumetti, direttamente da Nagai, che coglie l'occasione per parlare anche del suo rapporto con La Divina Commedia illustrata da Gustave Doré (1832-1883), e con Dante Alighieri (1265-1321), del quale nel 2021 ricorrono i 700 anni dalla sua scomparsa.

domenica 21 febbraio 2021

In ricordo di Luigi Albertelli (1934-2021)

 


Il 19 febbraio 2021 è avvenuta la scomparsa di Luigi Albertelli, a molti noto per il suo sodalizio artistico con Vince Tempera, che ha portato alla creazione di tante celebri sigle televisive, apprezzate ormai da più generazioni di italiani. Tuttavia, nel corso della sua vita e della sua carriera, Albertelli ha fatto molte altre cose. Per avere una testimonianza più completa e diretta della sua attività professionale, si consiglia pertanto la visione della puntata del programma Sottovoce interamente dedicata ad Albertelli, trasmessa da Raiuno il 15 giugno 2018 e reperibile su Rai Play a questo link.

martedì 3 novembre 2020

Go Nagai racconta le origini di Mazinga Z e del Grande Mazinga



Sulle origini di alcuni dei più celebri personaggi robotici ideati dal fumettista giapponese Go Nagai, si è scritto e parlato tanto dal 1978 a oggi in Italia. Per chiarire definitivamente molti aspetti, si presentano alcune pagine a fumetti realizzate dallo stesso Nagai, dove è direttamente lui a raccontare le origini produttive e artistiche di alcune delle sue opere robotiche più importanti, come Mazinga Z (nome originale: "Majinga Zetto"; nome internazionale: "Mazinger Z") e Il Grande Mazinga ("Gureto Majinga" in Giappone; nome internazionale: "Great Mazinger"). Si tratta, inoltre, di un modo per celebrare il quarantesimo anniversario dell'esordio in Italia della serie animata Mazinga Z, trasmessa da Raiuno (Rete 1) all'interno del programma contenitore "3, 2, 1... contatto!" (condotto, tra gli altri, da Paolo Bonolis), a partire dal 21 gennaio 1980.

martedì 29 settembre 2020

Graffiti d'Argento - Omaggio a Dario Argento, coi suoi ricordi di Sergio Leone, Federico Fellini, Mario Bava, Lucio Fulci, Stephen King, Andy Warhol, del fumetto "Il Corvo" e di "Ai confini della realtà"

 


In occasione dell'ottantesimo compleanno di Dario Argento (nato il 7 settembre 1940), gli si rende omaggio attraverso una raccolta di sue dichiarazioni che spaziano dai suoi ricordi di altri registi italiani come Sergio Leone, Mario Bava, Lucio Fulci, Federico Fellini, per poi parlare di Stephen King, della proposta che ricevette per realizzare l'adattamento cinematografico del fumetto Il Corvo di James O'Barr, dei suoi ricordi della serie tv Ai confini della realtà (1959-1964, titolo originale: "The Twilight Zone") ideata dallo sceneggiatore Rod Serling, del suo legame con il cinema di Andy Warhol, e infine del rapporto con suo padre, Salvatore Argento. Una raccolta di dichiarazioni del regista Dario Argento che proviene dal prezioso libro-intervista Nuovo Cinema Inferno - L'opera di Dario Argento di Daniele Costantini e Francesco Dal Bosco, edito da Pratiche Editrice nel 1997.

sabato 12 settembre 2020

Venezia, 1973 - Il film "Heavy Traffic" di Ralph Bakshi e le "Giornate del Cinema Italiano" che sostituirono la Mostra



La storia della Mostra del Cinema di Venezia è ricca di spunti interessanti, curiosi e imprevedibili, spesso sconosciuti o andati dimenticati col passare del tempo. In questo caso si è scelto di rivolgere l'attenzione agli eventi del 1973, quando la competizione tra i film presentati a Venezia fu abolita, il Leone d'Oro non fu assegnato, la Mostra fu sostituita dalle "Giornate del Cinema Italiano", e nell'elenco dei film proiettati durante la manifestazione veneziana ci fu la presenza di un film a tecnica mista (mix di riprese dal vivo con attori e sequenze realizzate interamente o parzialmente attraverso il disegno animato) intitolato Heavy Traffic (1973, inedito in Italia; il trailer si trova a questo link), diretto da Ralph Bakshi, il regista allora noto in Italia principalmente per il lungometraggio d'animazione per adulti Fritz il gatto (1972), al quale nel 1978 si aggiunse la sua opera più celebre nel nostro paese, Il Signore degli Anelli. A Bakshi e al suo film per adulti Heavy Traffic il compito di servire da spunto per raccontare cosa accadde a Venezia nel 1973.

lunedì 20 luglio 2020

La scrittura nel "cinema di genere" italiano: Intervista allo sceneggiatore Ernesto Gastaldi, parlando di gialli, Mario Bava, Sergio Leone, Quentin Tarantino e del concetto di "Autore"



All'interno della Mostra del Cinema di Venezia nel 2004, si tenne la retrospettiva "Storia segreta del cinema italiano - Italian Kings of the B's", dedicata al cinema di genere italiano, patrocinata dai registi Joe Dante e Quentin Tarantino, il quale, durante la seconda conferenza stampa legata a quella rassegna, citò Ernesto Gastaldi come suo sceneggiatore preferito di film gialli, come risulta da questo segmento della conferenza stampa che ho pubblicato su YouTube e che ha permesso a Gastaldi di venire a conoscenza delle parole di Tarantino, per poi essere intervistato da Francesco Gatti per Rai News 24.Da questo presupposto, unito alla ricorrenza del quarantesimo anniversario della scomparsa del regista Mario Bava (1914-1980) e al recente addio a Ennio Morricone, si presenta un'intervista a Ernesto Gastaldi - Autore di oltre 100 sceneggiature cinematografiche -, per parlare del suo legame con il genere giallo, di alcuni tra i più noti film da lui scritti, e di registi come Sergio Leone, Tonino Valerii, Aldo Florio, Antonio Margheriti, Sergio Martino e Umberto Lenzi.

martedì 31 marzo 2020

"Hiroshima, quel giorno" (1975) - Reportage Rai sulle conseguenze della bomba atomica



Si fornisce un resoconto del reportage giornalistico televisivo Hiroshima, quel giorno, curato da Francesco De Feo, trasmesso originalmente da Raiuno (all'epoca chiamato "Programma Nazionale") in due parti nel 1975, andate in onda entrambe di sabato, rispettivamente il 2 agosto (titolo della prima puntata: "Hiroshima, quel giorno") e il 9 agosto (titolo della seconda puntata: "Hiroshima, il giorno dopo"), in occasione del trentesimo anniversario del bombardamento atomico di Hiroshima (avvenuto il 6 agosto 1945) e Nagasaki (9 agosto 1945). Dall'analisi del reportage emergono importanti elementi poco noti all'opinione pubblica italiana, grazie alla presenza di interviste dal grande valore storico.

giovedì 27 febbraio 2020

"And the Band Played On" (1993) - Il film di Roger Spottiswoode ispirato al libro di Randy Shilts sull'epidemia di AIDS



Tra i molti film drammatici sul tema delle epidemie, merita una particolare attenzione il lungometraggio statunitense di produzione televisiva And the Band Played On ("E la banda continua a suonare", 1993, durata 141 minuti) di Roger Spottiswoode, trasmesso per la prima volta in Italia da Raitre con il titolo "Il grande gelo" il 2 settembre 1994 e distribuito nel 1996 in vhs da Mi Group col titolo alternativo "Guerra al virus", entrambi titoli purtroppo inadeguati per questa importante opera basata sul saggio giornalistico statunitense And the Band Played On: Politics, People, and the AIDS Epidemic (1987) di Randy Shilts (1951-1994, giornalista omosessuale dichiarato fin dall'età di 20 anni), un libro rimasto inedito in Italia, nonostante la sua rilevanza storica nel ricostruire e raccontare la diffusione dell'AIDS a livello internazionale negli anni '80 e le conseguenti reazioni politiche, sociali, mediatiche e scientifiche all'epidemia.

giovedì 14 novembre 2019

Leiji Matsumoto: il suo legame con la musica classica europea e l'attenzione per le colonne sonore delle sue opere d'animazione



Per celebrare i 40 anni dall'esordio televisivo italiano della prima serie di Capitan Harlock (debuttò il 9 aprile 1979 su Raidue) e in occasione della visita italiana a novembre 2019 del suo autore Leiji Matsumoto, durante la quale il 18 novembre a Bologna sarebbe dovuto essere accolto con un omaggio musicale nella Sala Rossa di Palazzo D'Accursio del Comune di Bologna, si fornisce un approfondimento sull'importanza della musica nelle opere d'animazione ispirate ai manga o ai personaggi ideati da Matsumoto, proseguendo così quel discorso iniziato con l'intervista a Emiliano Bernagozzi, sulla presenza dello strumento musicale italiano dell'Ocarina (ideato a Budrio, in provincia di Bologna) nella prima serie tv dedicata a Capitan Harlock.

giovedì 29 agosto 2019

"Belladonna" (1973) di Eiichi Yamamoto: le origini del film, il legame col libro "La Strega" di Jules Michelet e la partecipazione al Festival di Berlino nel 1973



Dopo l'approfondimento in due parti dedicato al film d'animazione giapponese La volpe con nove code (1968, trasmesso direttamente dalla Rai nel 1972), è giunto il momento di porre l'attenzione su di un altro lungometraggio nipponico poco noto, ma molto affascinante, che giunse nei cineclub italiani a partire dal marzo 1975 (l'anno del "Massacro del Circeo"), dopo aver partecipato al Festival del Cinema di Berlino nel 1973, suscitando reazioni contrastanti nella critica cinematografica italiana, divisa tra apprezzamenti e stroncature. Si tratta di Belladonna (titolo originale nipponico: "Kanashimi no Belladonna", titolo internazionale: "Belladonna of Sadness", 1973) di Eiichi Yamamoto, ambientato nella Francia medievale e liberamente ispirato al saggio storico romanzato La Strega (1862) di Jules Michelet (1798-1874), libro incentrato sulle atroci violenze e persecuzioni commesse per ragioni politiche-religiose in Europa nei confronti delle donne e degli appartenenti alle religioni pagane, trattando ad esempio gli eventi delle suore ossesse di Loudun e della conseguente condanna al rogo di Urbain Grandier (1590-1634), raccontati anche da Aldous Huxley nel suo saggio storico I diavoli di Loudun (1952) e dal regista Ken Russell nel film I Diavoli (1971), quest'ultimo preceduto dal film polacco Madre Giovanna Degli Angeli (1961) di Jerzy Kawalerowicz, pellicola distribuita anche in Giappone e nota a Hayao Miyazaki.

lunedì 6 maggio 2019

Il fumetto e Gianni Rodari: la sua prefazione al libro "I Giornaletti" (1971) di Sergio Trinchero e Giorgio Salvucci



I Giornaletti. Primo Volume 1899-1944 (pubblicato da Edizioni Revival nel 1971), è un importante libro curato da Sergio Trinchero (a molti noto per la sua collaborazione in Rai con Nicoletta Artom, iniziata col programma Gli eroi di cartone e culminata con l'esordio della serie animata giapponese Atlas Ufo Robot - Goldrake in Italia) e dal giornalista Giorgio Salvucci, sulle origini e sull'evoluzione del fumetto in Italia, realizzato con l'aiuto di Romano Calisi (fu consultata la sua collezione della testata Il Novellino), e arricchito da un'interessante prefazione curata da Gianni Rodari (1920-1980), della quale si fornisce di seguito la trascrizione.

domenica 14 aprile 2019

1972 - Quando il programma "Spazio" mostrò le scene tagliate del film "La volpe con nove code"



Prosegue l'approfondimento dedicato al raro film d'animazione giapponese La volpe con nove code (1968, titolo originale: "Sessho Seki: Kyubi no Kitsune to Tobimaru") di Shinichi Yagi, in Italia arrivato direttamente in televisione nel 1972, per poi purtroppo essere dimenticato, una sorte simile a quella avuta in madrepatria, dove è attualmente semisconosciuto. Nel nostro paese il film fu anche oggetto di un dibattito televisivo nel 1972, successivamente alla sua messa in onda, all'interno di una puntata del programma Spazio - Il settimanale dei più giovani, nella quale furono mostrate alcune scene del film che furono tagliate per ragioni di censura prima della sua trasmissione televisiva.

giovedì 14 febbraio 2019

"La volpe con nove code" (1968) di Shinichi Yagi - Il film d'animazione giapponese trasmesso dalla Rai nel 1972



Nel 1972, su Raiuno (allora nota come "Programma Nazionale" e successivamente come "Rete 1"), viene trasmesso il misterioso film d'animazione giapponese La volpe con nove code (1968) di Shinichi Yagi, sul quale si fornisce una raccolta di informazioni attualmente reperibili attraverso il web, dalle quali emergono i molti spunti di interesse offerti dalla pellicola, purtroppo finora mai pubblicata in home video in Italia e, in base alle attuali conoscenze, nemmeno all'estero.

lunedì 19 novembre 2018

Stan Lee e Sergio Trinchero: Lucca, i Fantastici Quattro e il Giappone



Per rendere omaggio alla scomparsa di Stan Lee (1922-2018, la sua morte è avvenuta in novembre, il mese che nel 1961 segnò l'esordio della sua serie a fumetti I Fantastici Quattro [The Fantastic Four], da lui creata insieme al disegnatore Jack Kirby), l'ideatore di molti personaggi della casa editrice Marvel Comics, si propone questo approfondimento sul legame tra Lee e Sergio Trinchero, l'esperto di fumetti a molti noto per la collaborazione in Rai con Nicoletta Artom, culminata con l'arrivo in Italia della serie animata giapponese Ufo Robot Grendizer Raids nel 1978, trasmessa nel nostro paese con il titolo "Atlas Ufo Robot" e meglio nota come "Goldrake". Furono proprio Sergio Trinchero e Nicoletta Artom a far debuttare in televisione le prime serie animate dei Fantastici Quattro (all'interno del programma Gli Eroi di Cartone, durante l'edizione condotta da Roberto Galve nel 1972-1973) e di Spider-Man/Uomo Ragno (nella trasmissione Drops del 1976).