Per molti anni, del saggio autobiografico Vita col fumetto di Sergio Trinchero (edito da L'Oasi Editoriale nel 1983), è circolata solo una breve citazione della reazione sorpresa ed entusiasta di Nicoletta Artom (1941-2018) alla visione di alcune scene di Atlas Ufo Robot (aka Ufo Robot Goldrake), ma quel libro contiene molte altre informazioni sulla Artom, su Goldrake e sull'edizione dell'aprile 1978 del programma Buonasera con... trasmesso dalla Rete 2 (l'attuale Raidue). È finalmente giunto il momento di conoscere meglio quanto ha scritto Trinchero in quel libro e di svelare alcuni retroscena poco noti di quella trasmissione televisiva, che segnò l'inizio del boom d'interesse verso l'animazione giapponese in Italia.
Il primo importante incontro tra Trinchero e la Artom avviene nel 1970, all'interno della redazione del programma televisivo Gli eroi di cartone, allora diretto e curato da Luciano Pinelli. Quest'ultimo, fa entrare Trinchero nel gruppo della redazione della trasmissione, del quale fa parte anche Nicoletta Artom nel ruolo di "factotum tutto pepe, addetta al disbrigo della non lieve parte organizzativa e burocratica (contatti con le case di distribuzione, con il doppiaggio, con lo studio e i tecnici di registrazione e di messa in onda)" (cfr. Vita col fumetto, pag. 101). L'anno seguente, la Artom ottiene il ruolo di curatrice (sostituendo Pinelli) del programma e, grazie all'apporto di Trinchero, Gli eroi di cartone prosegue per la sua terza edizione, a cui ne segue anche una quarta nel 1972/1973. In Vita col fumetto, Trinchero ricorda così la Artom nel suo ruolo di curatrice de Gli eroi di cartone e degli altri programmi a cui collaborarono negli anni seguenti:
Nicoletta Artom è un "animale da televisione" (magari, uno scoiattolo, data la mole della curatrice) che quando si dedica ad una trasmissione, non vede altro; s'impegna con caparbietà e insistenza (che rasenta la molestia) fino al raggiungimento dello scopo (leggi: resa incondizionata dell'interlocutore). Tutti mi chiedevano come facessi a lavorare insieme a Nicoletta. Sarà stato perché anch'io ero un po' animale... da soma o forse perché, io e Nicoletta, c'eravamo sintonizzati su una comune lunghezza d'onda: quella del "non-sense", avendo entrambi un "penchant" per l'humour assurdo e per l'aspetto rovesciato delle cose. Una delle prime battute che ci trovò d'accordo e di cui facemmo il "manifesto" del nostro lavoro fu quella di Krazy Kat: "Se non puoi desiderare un futuro con le cose che vuoi, desidera un futuro senza le cose che non vuoi". Qualche scontro, sia pure minimo, non sarebbe mancato. Qualche volta, Nicoletta mi costringeva a tormentose sceneggiature (fatte magari a orari "piccoli", sui tavoli del Bar di Vanni), dimenticando che dovevo dividere il mio tempo tra: contabilità, disegno, giornalismo e... famiglia.[cfr. pag. 104].
03/01/1978 Radiocorriere n. 1, gennaio 1978 |
Il programma che permette ad entrambi di rivoluzionare la tv italiana, è però Buonasera con... Trasmesso dalla Rete 2 a partire dal 2 novembre 1977, tra le 18:45 e le 19:45 dal martedì al sabato, esso è un programma contenitore che si rinnova radicalmente ogni mese, cambiando conduttore, contenuti e staff creativo. Trinchero e la Artom ne curano l'edizione di gennaio 1978, trasmessa dal 3 al 27 gennaio, che presenta i cartoni animati di Tarzan, il signore della giungla - prodotto dalla Filmation nel 1976, con la regia di Don Towsley e distribuito dalla Warner Bros. -, e de La famiglia Addams - prodotti nel 1973 da Hanna & Barbera, ma poco amati da Trinchero, che li ritiene "fiacchi e bambineschi rispetto alle vignette nero umoristiche di Chuck Addams", preferendo "i vecchi telefilm in bianco e nero" (cfr. pag. 165) -, presentati da Maria Giovanna Elmi - la quale, sabato 28 gennaio, è tra i conduttori del festival di Sanremo 1978 -, così descritta da Trinchero nel suo libro:
Avete presente Campanellino, la fatina lillipuziana tutti trilli e luccichii di Peter Pan? Nicoletta Artom, nel timore che i testi per Maria Giovanna potessero trasformarsi in annunci tipo: "alle 19:45, dal centro della foresta 'Tarzan'..." e intuendo il carisma di Maria Giovanna quale "fatina racconta favole", stabilì che avremmo scritto le presentazioni per "Buonasera con Tarzan e gli Addams" con l'incanto di una favola. E bisogna dire che "la biondina", ricordando a tratti Shirley Temple, e a tratti Marylin Monroe, riuscì a diventare la beniamina di tutti i bambini (compresi quelli coi baffi). [cfr. pag. 165].
Pugsley (Nottolo) e Gomez (Mortirio) Addams, Radiocorriere n. 1, gennaio 1978 |
Di Tarzan e de La Famiglia Addams vengono trasmessi 16 episodi: la prima stagione del Tarzan della Filmation (composta appunto da 16 puntate) e tutte le puntate della prima serie degli Addams prodotta da Hanna & Barbera. Questa edizione degli Addams merita particolare attenzione perché, nel doppiaggio italiano, tutti i personaggi hanno dei nomi diversi rispetto a quelli utilizzati nell'edizione italiana del telefilm in bianco e nero. I nomi dei personaggi usati in questo cartone animato, sono i seguenti: Mortirio (nome originale: Gomez), Mortiria (Morticia), Nottola (Mercoledì), Nottolo (Pugsley), lo zio Ulcera (Fester), il cameriere Bruto (Lurch) e Artrosia (Mano).
Radiocorriere n. 1, gennaio 1978 |
Tornando a Buonasera con..., Trinchero e la Artom iniziano a progettare l'edizione di aprile del programma (giorno del debutto: martedì 4), affidandone la conduzione nuovamente alla Elmi e decidendo di inserirvi le puntate di una nuova serie animata giapponese, della quale Trinchero ci offre il seguente resoconto del momento in cui la Artom la scoprì:
A questo punto se qualche genitore ci sta leggendo saprà finalmente (in caso voglia vendicare i propri figli) chi fu il colpevole di averli resi, nel 1978, tutti encefalitici. Al ritorno da uno dei festival-mercato del cinema di animazione di quell'anno, Nicoletta Artom mi telefona. È eccitatissima. "Sergio, ho visto dei cartoni animati giapponesi... incredibili... una cosa nuovissima... mai vista... non si può dire nemmeno che siano di fantascienza! È un mondo di robot, pilotati da esseri umani. Che si trasformano. Volano. Uomini che diventano macchine... si dividono in due...". Li ha fatti comperare dalla RAI, lottando - come al solito - (aggiungeremo noi) contro la burocrazia e lo scetticismo (che finisce molto spesso per avvantaggiare la concorrenza delle emittenti private, prime a mettere le mani sui filmetti stranieri). Nicoletta è su di giri, come non le capitava da tempo. Mi mostra in moviola un episodio di questi "Atlas UFO-Robot" e devo dire che resto impressionato dalla suspense che i giapponesi riescono a suscitare con mezzi tutto sommato modesti: truka, montaggio e animazione parziale. La Toei Doga Animation apre effettivamente una pagina nuova del cartoon di consumo. Dò senz'altro la mia approvazione ad inserirli nel nuovo ciclo di "Buonasera con". I funzionari invece restano scettici. Non sanno che fatturato li aspetta con Mazinga & Co. [cfr. 166].
4 aprile 1978, Radiocorriere n. 14, aprile 1978 |
Logo del programma "Buonasera con...", tratto dalla sigla di testa dell'edizione aprile 1978 (fonte) |
A partire dal 4 aprile, tuttavia, all'interno di un'edizione di Buonasera con... dedicata principalmente alla fantascienza, al nipponico Atlas Ufo Robot viene affiancata una serie di cartoons di Superman, prodotta dalla Filmation nel 1966-1970 e distribuita dalla Warner Bros., composta da episodi della durata di circa 6 minuti ciascuno, dei quali, durante Buonasera con..., ne vengono trasmessi (salvo alcune eccezioni) ben tre prima dell'episodio di Atlas Ufo Robot. Questo accostamento delle due serie animate, è così ricordato da Trinchero:
L'unica mia nota di scetticismo è un Superman abbinato a Actarus. Non sono gli splendidi cartoons di Superman fatti dai fratelli Fleischer negli anni quaranta [ad uno di essi, The Mechanical Monsters del 1941, ha attinto Hayao Miyazaki per la creazione dell'ultimo episodio della seconda serie di Lupin III], ma quelli moderni che messi vicini ai cartoons "made in Japan" sembrano vecchi di cent'anni. E sono anche un po' preoccupato di "mettere in bocca" alla Elmi la storia della fantascienza. Ma che altro è la fantascienza se non una favola meravigliosa? E Maria Giovanna racconterà di Zavattini e il suo Rebo con il casco tridimensionale; del premio Hugo (l'Oscar per gli autori di "science fiction"); delle tre leggi della "robotica" di Asimov, per cui il robot è sempre al servizio dell'essere umano; delle valvole al collo del mostro di Frankenstein; di "Fahrenheit 451", dove compito dei pompieri è di dare alle fiamme i libri; di Verne; di Wells; di Buck Rogers e del Viaggio nella Luna, coi primi trucchi cinematografici di Melies; della Kryptonite e dell'Ippogrifo; del viaggio in mongolfiera di Cyrano de Bergerac... [cfr. pag. 166-167].
Radiocorriere n. 17, aprile 1978 |
Nel corso di aprile accadono alcuni imprevisti, come il salto di un'intera puntata di Buonasera con..., avvenuto il 12/04/1978 e dovuto al prolungarsi della diretta di un evento sportivo. Questo "salto" comporta che l'episodio di Atlas Ufo Robot programmato per quel giorno (ep. 7, "Missione da Vega"), venga invece trasmesso il 19/04/1978, alterando l'ordine di messa in onda delle puntate di Goldrake. Un'ulteriore stranezza è il salto dell'episodio n. 15 della serie, il cui titolo dovrebbe essere quello previsto per il 26 aprile dal n. 17 del Radiocorriere ("La vittoria dell'amore"), ma al suo posto viene trasmesso l'ep. 18 ("Passaggio Segreto"). L'episodio 15 non è mai stato trasmesso nelle successive repliche di Goldrake in Rai e nelle tv locali, ed è sempre stato considerato mancante all'interno della prima edizione italiana della serie, insieme agli episodi 59 e 71. È inoltre curioso notare come, l'ep. 22 ("La difesa magnetica") di Atlas Ufo Robot incentrato sul tema della critica alla violenza ("Un uomo forte è colui che riesce a vincere senza usare la violenza. Anche se a volte è indispensabile usarla per difendersi, la violenza è l'elemento più negativo dell'uomo", dice il protagonista Actarus in quella puntata), sia stato trasmesso in modo autonomo il 3 maggio, senza che gli fossero affiancati degli episodi di Superman.
Radiocorriere n. 18, maggio 1978 |
In parallelo a imprevisti e stranezze di messa in onda, anche nei rapporti tra i componenti dello staff del programma non tutto va per il meglio:
La vita a "Buonasera con" era già movimentata. A movimentarla ancora di più, ci pensò il regista. Mancava che si vestisse da "regista anni venti", con scoppola, megafono e stivali. Si doveva sentire un genio, una via di mezzo tra Eisenstein e Lubitsch e non sapeva far altro che tenere Maria Giovanna paralizzata in un angolo. Usavamo il "cromakey" [chroma key], quell'aggeggio che durante la ripresa elimina un colore prestabilito. (...) Se si vuole far apparire la presentatrice in un ambiente fantastico, basta riprendere la Elmi su sfondo rosso. Il cromakey non riprenderà che lei. L'immagine viene simultaneamente inserita in un'altra "camera" che sta inquadrando un manifesto, un disegno, un oggetto. Maria Giovanna sembrerà che stia saltellando dentro a quel manifesto, a quel disegno o in quell'oggetto. [cfr. pag. 168].
Un esempio dell'utilizzo del chroma key a Buonasera con... Un ringraziamento speciale a Maria Giovanna Elmi per avermi fornito questa immagine |
Sabato 7 aprile 1979, da Radiocorriere n. 14, aprile 1979 |
L'insistere in modo statico sul chroma key da parte del regista, provoca la reazione di Nicoletta Artom, la quale, prima del suo arrivo in Rai e in parallelo ai programmi tv in cui è coinvolta, è attiva anche sui set cinematografici (ad esempio, è accreditata come segretaria di edizione nel film Arrivano Joe e Margherito [1974] di Giuseppe Colizzi) e, nel 1979, firma personalmente la regia di una serie a cartoni animati (ricorrendo alla sopracitata tecnica del truka), intitolata Sognando, composta da 9 puntate (trasmesse tra il 7/4/1979 e il 25/4/1979, su Rete 2), e ideata insieme a Don Backy. Alcune immagini di quella serie si possono vedere all'interno di questo video su youtube.
Radiocorriere n. 14, aprile 1979 |
Copertina del disco 33 giri con le canzoni della serie Sognando (fonte) |
Dettaglio della quarta di copertina del disco di Sognando Nicoletta Artom è accreditata alla voce "coordinamento e regia TV" (fonte) |
Trinchero così racconta gli scontri tra la Artom e il regista di Buonasera con...:
Il "cromakey" fu soltanto il pretesto dei continui scontri tra Nicoletta e il Regista. Scontri che arrivarono all'ingiuria e all'allontanamento dallo studio della curatrice. Le eminenze di Viale Mazzini telefonarono in sala regia: "Lei, Trinchero è ora il responsabile della trasmissione, Buon lavoro!". Per alcune puntate Nicoletta fu tenuta lontana dalla "panchina". Se fossi stato uno sciocco mi sarei esaltato. Feci solo in modo che lo "show" andasse avanti, per me, per Nicoletta e per i telespettatori, senza illusione, ben sapendo che alla solita scadenza annuale la RAI mi avrebbe sospeso (come ancora succede, in nome del "contenzioso") per ragioni amministrative. [cfr. 168-169].
Radiocorriere n. 26, giugno/luglio 1978 |
Malgrado tutti questi problemi, a fine giugno, sul n. 26 del Radiocorriere, viene riportato che la Artom e Trinchero hanno confermato che Goldrake sarebbe tornato con nuovi episodi nel corso dell'inverno seguente (il ritorno avviene a dicembre 1978). Purtroppo però, Trinchero, nelle restanti pagine del suo libro, a parte un rapido riferimento alla sua partecipazione come "tappabuchi" ad una puntata della trasmissione radiofonica pomeridiana Errepiuno (condotta da Enzo Rava e Stefanella Giovannini, su Radio 1 alle 15:00 circa) del novembre 1978 in cui gli viene chiesta conferma del fatto che "la defunta compagna di Goldrake pare che debba resuscitare in dicembre" (cfr. pag. 127, il riferimento è molto probabilmente all'ep. 25 e alla tragica storia di Naida), non fornisce ulteriori informazioni sulle due successive edizioni di Buonasera con... (dicembre 1978 e dicembre 1979), in cui vengono trasmesse le ulteriori puntate di Goldrake. Tuttavia, grazie ai suoi ricordi su Nicoletta Artom e Buonasera con..., si è potuto fare un po' più di chiarezza sull'attività professionale della Artom e sui retroscena legati all'arrivo di Goldrake in Italia.
==============================================
N.B. (Aggiornamento del 02/02/2016): Secondo questa fonte, nel 1984, l'anno seguente alla pubblicazione del libro Vita col fumetto nonché l'anno in cui ci furono le ultime apparizioni di Goldrake sulla Rai, avvenne la scomparsa di Sergio Trinchero. Della sua morte ne diede notizia Carlo Scaringi con un articolo intitolato "È scomparso Sergio Trinchero pietra miliare del fumettismo italiano", pubblicato sulla rivista Nostalgia Comics - edita da L'Oasi Editoriale tra il 1981 e il 1984 - nel dicembre 1984 (dovrebbe trattarsi del quattordicesimo numero, l'ultimo ad essere stato pubblicato).
L'articolo di Scaringi è citato tra le fonti bibliografiche del libro statunitense Comic Art of Europe Through 2000: An International Bibliography - Vol. 1 (2003) di John A. Lent (professore presso la Temple University di Philadelphia in Pennsylvania), come riscontrabile dal seguente screenshot realizzato attraverso Google Libri:
N. B. (Aggiornamento del 12/04/2018): Alla luce dell'eccessiva attenzione mediatica posta nei confronti del titolo italiano, "Atlas Ufo Robot", che venne adottato dalla Rai, si forniscono alcune delucidazioni in merito. L'origine della diceria secondo la quale il termine "Atlas" sia stato inserito a causa di un errore, è reperibile in questa pagina, scritta da un autore anonimo e appartenente a un sito web (attualmente inesistente, ma consultabile grazie al sito archive.org) creato dall'editore d/visual nel 2007 al fine di promuovere la propria edizione dvd della serie animata di Goldrake (rimasta poi incompleta, a causa della mancata distribuzione degli ultimi 2 dvd della serie, provocando le proteste degli acquirenti), nella quale era assente il doppiaggio italiano utilizzato dalla Rai. Per giustificare questa mancanza e contraddire le comprensibili proteste degli appassionati della serie, la d/visual e varie persone in siti web e forum, sottolinearono vari errori presenti nel doppiaggio Rai, aggiungendovi inoltre la storia della "svista" da cui nacque il titolo "Atlas Ufo Robot", lasciando intendere che il personale Rai che se ne occupò non fosse molto preparato e competente in materia, cosa non vera poiché nell'aprile 1978 sul n. 17 del Radiocorriere TV, fu pubblicato uno dei primi dossier italiani sull'animazione giapponese, scritto da Teresa Buongiorno, la cui esistenza è emersa solo in anni recenti, grazie alla consultazione on-line della rivista settimanale, come raccontato in questo articolo del mio blog. Fu la stessa Buongiorno, inoltre, ad occuparsi di alcuni articoli pubblicati sul Radiocorriere dedicati a Goldrake. Si aggiunge inoltre che nel 1973, sul n. 33 della rivista Sgt. Kirk (alla quale collaborava Sergio Trinchero) dedicata al mondo del fumetto internazionale, fu pubblicato un dossier sul fumetto giapponese scritto da Pietro Favari, all'interno del quale fu inserita una tavola tratta dal manga Devilman di Go Nagai (cfr. questo articolo del blog).
Dal dossier sull'animazione giapponese di Teresa Buongiorno Tratto dal Radiocorriere n. 17, 1978 |
Devilman di Go Nagai Da Sgt. Kirk n. 33 (1973) |
Screenshot del sito d/visual da cui partì la notizia di "Atlas" (fonte) |
Ingrandimento |
Tuttavia, la stessa d/visual commise vari errori e imprecisioni nella pagina web in cui raccontò di quella "svista", il che contribuisce a generare dubbi sull'attendibilità del loro ragionamento:
- "UFO Robot Goldrake" si intitolava in Giappone "Ufo Robot Grendizer". Anche tutti i personaggi avevano in origine nomi diversi da quelli dell'edizione italiana". Questa seconda affermazione è errata, in quanto sono principalmente i personaggi che appaiono nella prima puntata della serie ad aver subìto il cambiamento del nome, mentre altri dei personaggi principali che appaiono dall'ep. 2 in poi, come Gandal ("Minos" nell'edizione francese") e Zuril ("Horos"), mantengono i loro nomi originali giapponesi, subendo solo un lieve adattamento come nel caso di "Maria Grace Fleed" che diviene in Italia "Maria Grazia Fleed", mentre in Francia assume il nome di "Phénicia" (cfr. la sezione "personaggi" della pagina wikipedia francese dedicata a Goldrake);
- "Dovete sapere che Goldrake non arrivò in Italia direttamente dal Giappone, ma dalla Francia, dove era stato importato e trasmesso poco prima dell'Italia". La conclusione di questa frase è errata, in quanto la data di esordio di Goldrake in Italia è il 4 aprile 1978, mentre in Francia il 3 luglio 1978. Fu dunque trasmesso prima in Italia e solo successivamente in Francia;
- "In tutta la serie non appare nessun personaggio con questo nome, perciò capire le origini di questo titolo è un'opera piuttosto complicata". Questa frase si può mettere in discussione, poiché sul Radiocorriere - all'epoca punto di riferimento principale e più importante per le presentazioni dei programmi Rai -, viene più volte riportato il fatto che il termine "Atlas" indichi il nome del disco ("Spacer" in originale) al cui interno è collocato l'ufo robot Goldrake, come ad esempio viene lasciato intendere nel seguente passaggio tratto dall'articolo di presentazione della serie (Siete Ufomani? Dunque...), apparso sul n. 14 dell'aprile 1978: "Actarus (il passeggero di Atlas che ha un Ufo-Robot incorporato e dà il titolo alla serie giapponese)".
Radiocorriere Tv n. 14, 1978 |
La natura di questa discrepanza tra titolo della serie e mancato utilizzo del termine "Atlas" nel doppiaggio italiano Rai, è probabilmente dovuta a qualche problema o errore nel corso del doppiaggio delle puntate, dove a volte sono presenti termini o cognomi utilizzati una sola volta, come nel caso di "Kabuto" (cognome di Alcor/Koji Kabuto, utilizzato nell'ep. 14), "Makiba" (cognome originale di Venusia/Hikaru Makiba, utilizzato nell'ep. 39), "Duke Fleed" (udibile solo nell'ep. 2 della serie e nel film di montaggio del 1978 Goldrake all'attacco) o "T.F.O." (il nome originale del disco di Alcor, usato nella prima puntata, ma assente in Goldrake all'attacco). È dunque probabile che da Nicoletta Artom o da qualcun altro fosse stato richiesto al direttore di doppiaggio o al traduttore dei dialoghi di utilizzare "Atlas" nel corso del doppiaggio italiano, ma che per qualche ragione ignota (svista, dimenticanza, ecc...), esso non sia stato utilizzato. A causa della morte di varie persone coinvolte nella preparazione dell'edizione italiana Rai della serie (come Annibale Roccasecca, il primo direttore del doppiaggio), è ipotizzabile che non si giungerà mai a un definitivo chiarimento di questa vicenda;
Logo originale dell'edizione Rai |
- "Quel funzionario Rai che si trovò tra le mani un opuscolo intitolato "Atlas Ufo Robot" (=Guida a UFO Robot) probabilmente ritenne che quell'Atlas fosse parte del titolo". Questa affermazione è stata smentita nel libro Goldrake, la storia di un mito - Atlas Ufo Robot (2014) di Jurij Gianluca Ricotti, dove sono presenti immagini e traduzione dell'opuscolo francese fornito ai funzionari Rai, nel quale risulta assente il termine "Atlas". Va inoltre aggiunto che a una persona esperta di fumetti come Sergio Trinchero (coinvolto nella creazione di A Z Comics [1969], il primo dizionario italiano del fumetto internazionale, come raccontato in questo articolo del blog), quella parola avrà probabilmente ricordato uno dei primi nomi della Marvel Comics (Trinchero intervistò a Lucca per la Rai perfino Stan Lee, l'ideatore di tanti personaggi Marvel; l'intervista è visionabile qui), o anche il nome del titano greco Atlante ("Atlas") che sorregge la volta celeste, entrambi significati del termine che ben si accostano alle vicende raccontate in Goldrake, il quale non fu collegato casualmente a Superman, ma per via di alcune analogie esistenti tra le due opere, ragionamento che probabilmente non venne effettuato da responsabili francesi della serie giapponese come Jacqueline Joubert (1921-2005), come raccontato in questa sezione del forum francese Getter Mario, uno dei più importanti punti d'incontro internazionali degli appassionati delle opere di Go Nagai.
Il titano greco Atlante/Atlas, re-interpretato da Go Nagai. L'illustrazione ha il titolo "Space Atlas". Dal n. 18 (giugno 1983) di Epic Illustrated, rivista della Marvel Comics. (fonte) |
Veramente interessante questo articolo!
RispondiEliminaLe notizie sulla Artom hanno sempre un gran valore, direi affettivo.
Grazie di averlo postato!
Prego! Grazie a te per averlo apprezzato!! :))
EliminaBellissimo come sempre :-)
RispondiEliminaGrazie Alessandro, questo ci spiega tante cose che non conoscevamo . Willy Enzo Francioni
RispondiEliminaGrazie per queste chicche Alessandro.
RispondiEliminaPrego, grazie a te per l'apprezzamento!
EliminaMi ripeto : articolo a 360 ° e ritorno ... Grazie !!!
RispondiEliminaPrego Donato, grazie a te per l'apprezzamento!!
EliminaBell'articolo.
RispondiEliminaSarebbe bello anche un articolo sul doppiaggio Delle serie animate in Italia
Ottimo articolo. Grazie.
RispondiElimina