giovedì 27 settembre 2018

Christiane F. - L'edizione tedesca del libro con le foto dei veri ragazzi dello Zoo di Berlino



Come già segnalato in questo articolo dedicato al libro e al film Christiane F. - Noi, i ragazzi dello Zoo di Berlino (titolo originale: "Christiane F. - Wir Kinder vom Bahnhof Zoo", titolo internazionale: "Christiane F. - We Children from Bahnhof Zoo"), nell'edizione tedesca del libro (pubblicata nel 1978) sono presenti le fotografie in bianco e nero delle vere persone e dei veri luoghi legati alle vicissitudini di Christiane, che risultano purtroppo assenti nell'edizione italiana del libro (edita per la prima volta nel 1981). Si coglie quindi l'occasione per far conoscere tutte quelle immagini anche al pubblico italiano.


Quarta di copertina dell'edizione tedesca
La ragazza in foto è la vera Christiane F.
L'autrice della foto è Eva Kroth

La foto di Christiane usata per la quarta di copertina del libro.
In questo caso proviene da un numero della rivista Stern del settembre 1978
(fonte e info)

Rispettando l'ordine di pubblicazione presente nel libro, ecco tutte le immagini presenti al suo interno, collocate a partire da pag. 160 del volume. Il principale autore delle fotografie è Jürgen Müller-Schneck (1942-2020), che ha realizzato anche molti degli altri scatti dell'inchiesta giornalistica sui "bambini del Bahnhof Zoo", pubblicati solo sulla rivista Stern e assenti nell'edizione tedesca del libro.


1) Detlef R. (nato nel 1960), alla stazione "Bahnhof Zoo" di Berlino.

Detlef

2) Lutz F. detto "Lufo" (morto di overdose nel gennaio 1978) e Catherine "Stella" Schabeck (1962-2007), "amica" di Christiane e personalmente presente nel film di Uli Edel, come raccontato e mostrato in questo articolo del blog.


"Lufo" e "Stella"

3) Andreas W. (1960-1977, cognome completo: Wieczorek) soprannominato "Atze" e Babette "Babsi" Döge (1963-1977), entrambi morti a causa dell'eroina. A loro e a Axel (anch'esso morto per overdose nel 1977), è dedicato il film di Uli Edel, come indicato in un cartello collocato prima dei titoli di coda della pellicola.

"Atze" e "Babsi"

La dedica a "Atze", Axel e "Babsi" alla fine dell'edizione tedesca del film di Uli Edel

4) Alcuni macabri disegni realizzati da Babsi (o "Babsy" come da lei scritto all'interno di questa illustrazione), dove è mostrato il suo legame con l'eroina.


5) Un "cortile" per bambini nella zona dei palazzi di Gropiusstadt, dove Christiane abitava con la sua famiglia.

Gropiusstadt

6) Interno della "Haus der Mitte" di Gropiusstadt, il circolo giovanile della chiesa evangelica frequentato da Christiane e da alcuni suoi amici.


Alcuni frequentanti della "Haus der Mitte" di Gropiusstadt

7) La discoteca "Sound" frequentata da Christiane e dai suoi amici.

Il "Sound"

8) Un'immagine del degrado nei pressi del "Sound".


Degrado nella zona del "Sound"

9) Un gruppo di giovani prostitute a Berlino.

Giovani prostitute in strada a Berlino

10) Werner H. e Michael S., entrambi di 21 anni ed entrambi legati all'ambiente dei tossicodipendenti berlinesi. Nella didascalia dell'immagine sono presenti due loro dichiarazioni, delle quali è reperibile una traduzione in inglese a questo link. Werner afferma di aver iniziato a "bucarsi" a 16 anni, venendo poi arrestato. Dopo aver trascorso 3 anni in prigione, nessuno aveva più tempo da dedicargli. Ritiene di non avere più nessuna possibilità, in quanto caduto troppo in fondo. Michael, invece, ha iniziato con l'eroina a 15 anni, ma non vuole perdere la speranza, perché pensa che gli basterebbe trovare qualcuno che si prenda cura di lui e che creda in lui, per riuscire, forse, a tornare "pulito".

Werner H. e Michael S., entrambi di 21 anni

11) Bärbel W., 21 anni, fotografata all'interno di una stanza di uno Stundenhotel (si tratta di hotel a ore solitamente utilizzati per incontri sessuali) a Eisenach. Nella sua dichiarazione inserita all'interno della didascalia della foto, afferma di aver iniziato a "bucarsi" a 13 anni e che lavorare come prostituta è disgustoso, ma purtroppo per le ragazze come lei questo è l'unico modo che esse conoscano per guadagnare i soldi di cui hanno bisogno. Infine afferma di non aver ancora trovato una valida ragione per smettere di fare quella vita. Una traduzione in inglese della didascalia è reperibile qui.

Bärbel W, 21 anni

12) Karin S., 17 anni, fotografata di fronte ai bagni pubblici di Bülowbogen. Dichiara di aver iniziato con l'eroina a 13 anni. Quando sua madre se ne rese conto, chiamò la polizia e la fece arrestare. Tuttavia per lei fu facile procurarsi la droga anche in carcere, proprio come lo era trovarla in strada. Nella conclusione della sua dichiarazione, afferma che quando una persona inizia con l'eroina a un'età così giovanile come la sua, essa non ha realmente nessuna possibilità di scampo. La traduzione in inglese della didascalia è reperibile in questa pagina. Karin somiglia alla ragazza che si vede di profilo nella foto della copertina dell'edizione tedesca del libro.

Karin S., 17 anni

13) La trascuratezza e la desolazione di un appartamento di tossicodipendenti a Beusselstrasse, Berlino. Nella didascalia è indicato come quasi ogni tossicodipendente finisca per vendere qualsiasi cosa di valore di sua proprietà allo scopo di procurarsi i soldi per comprarsi l'eroina.

Appartamento di tossicodipendenti berlinesi


14) Livia S. e la sua storia, conclusasi con la morte per overdose. Iniziò a bucarsi a 15 anni, per poi morire a causa dell'eroina in un bagno pubblico all'età di 18 anni.

Livia S. e la sua morte per overdose


15) Rudi H. di 17 anni e Dirk L., 18 anni, all'interno della stazione del Bahnhof Zoo. Entrambi hanno iniziato con l'eroina a 15 anni e sempre entrambi pensano di non avere nessuna speranza per il loro futuro, sebbene essi auspichino di liberarsi della propria tossicodipendenza da eroina e di trovare un loro senso alla vita. Una sintesi in inglese della didascalia della foto è reperibile a questo link.

Rudi H. e Dirk L., alla stazione Bahnhof Zoo

16) Perquisizione della polizia al Bahnhof Zoo in cerca dell'eroina da sequestrare.

Perquisizione al Bahnhof Zoo

17) Detlef in prigione a Moabit, quartiere berlinese.


Detlef in carcere

Per quello che invece riguarda la situazione in Italia con le vittime dell'eroina tra la fine degli anni '70 e l'inizio degli anni '80, si riporta questo gruppo di articoli del Corriere della Sera, pubblicato il 16 settembre 1981, in occasione del lancio dell'edizione italiana del libro di Christiane F., a cura della Rizzoli.



P.S. Si segnala la disponibilità su YouTube del documentario televisivo tedesco "Christiane F." (1983) diretto da Katja Aschke e prodotto dall'emittente Radio Bremen, dove sono inizialmente mostrati i luoghi descritti nel libro, per poi presentare una lunga intervista alla vera Christiane. Il documentario è visionabile a questo link. Sempre su YouTube è reperibile, diviso in due parti, il reportage del 1995 prodotto da Der Spiegel-TV in cui vengono intervistati Christiane, i due giornalisti curatori del libro, Horst Rieck e Kai Hermann, e alcuni ex-ragazzi del Bahnhof Zoo come Detlef e Stella. La prima parte del documentario si trova a questo link, mentre la seconda a quest'altro.
Si consiglia, infine, la visione del documentario Christiane F. - Una generazione tossica (2021, aka "Moi, Christiane F., 13 ans, droguée, prostituée... - Une génération perdue", "Wir Kinder vom Bahnhof Zoo - Lost Generation") di Claire Laborey, disponibile per la visione in streaming sul sito di ARTE a questo link.

Christiane F.
(fonte)

Il fotografo Jürgen Müller-Schneck, autore delle foto presenti nell'edizione tedesca del libro
(fonte)


N.B. Per ulteriori informazioni sul libro, sul film e sulla vita di Christiane F., si rimanda ai seguenti articoli del blog:

- Confronto tra il libro e il film dei ragazzi dello Zoo di Berlino:

http://alemontosi.blogspot.com/2013/07/noi-i-ragazzi-dello-zoo-di-berlino.html

- Approfondimento sulla genesi del libro e del film dedicati a Christiane:

http://alemontosi.blogspot.it/2014/04/christiane-f-1981-di-uli-edel-la.html

- L'intervista italiana a Christiane pubblicata sul quotidiano La Repubblica nel 1981:

http://alemontosi.blogspot.it/2014/05/christiane-f-lintervista-italiana-del.html

- L'impatto dell'uscita italiana del film di Christiane sul pubblico e sulla critica cinematografica del nostro paese:

http://alemontosi.blogspot.it/2015/11/christiane-f-reazioni-del-pubblico-e.html

- Approfondimento sulla morte di Babsi, avvenuta nel 1977:

https://alemontosi.blogspot.com/2021/05/christiane-f-la-storia-di-babsi-e.html

- Un approfondimento sul documentario Christiane F. - Una generazione tossica di Claire Laborey è reperibile a questo link:

https://alemontosi.blogspot.com/2022/05/christiane-f-e-toni-morrison-dai.html

- La mia intervista alla regista Claire Laborey si trova al seguente link:

https://alemontosi.blogspot.com/2022/05/christiane-f-la-generazione-perduta.html

5 commenti:

  1. Cazzarola, hanno inserito la foto del cadavere di Livia... :o

    Moz-

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  2. Nonostante abbia letto il libro e visto il film decenni or sono, vedere queste immagini mi sconvolge oggi come mi sconvolsero libro e film allora...

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    1. E' una realtà che fa sempre lo stesso effetto anche perché continua.

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  3. Grazie mille di aver pubblicato queste foto, a mio parere é un peccato che non le abbiano aggiunte alla versione italiana. Aggiungo molto al racconto e ti fanno capire in che razza di degrado vivevano tutti quei ragazzi. Grazie ancora:)

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  4. Grazie mille per avere pubblicato le foto, aggiungono veramente tanto al racconto di Christiane. Ti fanno veramente aprire gli occhi sullo schifo in cui quei ragazzi dovevano vivere. Grazie ancora:)

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